Descrizione
Un antico borgo come Montechiarugolo, attraverso le ragioni della sua architettura, ci mostra un tempo che non è più il nostro; eppure, in modo inequivocabile, qualcosa ci dice che quell’architettura mostra delle ragioni che prescindono dal tempo che le ha generate. D’altra parte ritengo che sia questo il segreto della vera architettura: il fatto di non porsi mai il problema del tempo, di non voler rimanere ingabbiata in un periodo delimitato, in un preciso perimetro temporale. E forse è questa la sua straordinaria singolarità, il suo straordinario valore dovuto dall’essere libera e svincolata dalla sua contemporaneità. Infatti questa idea la possiamo verificare continuamente, perché le grandi opere del passato sono di fronte a noi concrete e fatali, compiute nella loro lezione teorica e nella loro fisicità; ma anche disponibili per natura a far parte di un altro tempo, perfino del nostro tempo. E questo senso di atemporalità vale sia per i grandi monumenti che per le più modeste architetture del quotidiano, se sono buone architetture. Credo che questa sia la straordinaria qualità della nostra disciplina, qualità che oggi purtroppo non è più riconosciuta come valore ma che, al contrario, si è trasformata nel suo problema principale, da quando una delle maggiori preoccupazioni del progettista consiste nel fissare un’immagine che vincoli l’opera a quel preciso momento storico. Forse è questa la ragione per cui studiamo le buone architetture del passato, per cercare di carpirne i segreti che gli hanno permesso di superare il tempo.
Vittorio Uccelli