Stasis e polis

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Architettura e conflitto nel progetto della città greca tra il V e il IV secolo

Andrea pozzatello

Prefazione di Augusto Romano Burelli

Pagine: 160. Formato 17×24 cm. Illustrazioni b/n.

Data di pubblicazione: 2014

ISBN: 978-88-98262-14-4 Categorie: , Product ID: 1966

Descrizione

“Stasis” era il conflitto endemico a bassa intensità che covava nella polis tra le tribù e le famiglie di diversa provenienza che l’abitavano. Il modo in cui si cercò di controllarla diede vita a quell’insieme di leggi, che potevano essere mutate, ma poi dovevano essere condivise: il frutto più originale e sorprendente che i Greci hanno lasciato in eredità alla civiltà Occidentale. Anche la città fu concepita in modo che l’equità e la razionalità del suo progetto tenesse a freno gli antichi antagonismi. All’origine di questo scritto di A. Pozzatello c’è lo studio approfondito dei progetti della polis: nei casi della fondazione coloniale, dell’aumentare degli abitanti insediati o della fusione di più centri in un unica città: la città del sinecismo. Per dar forma alla nuova polis si riunivano le famiglie dei coloni che avrebbero abitato la nuova città, si nominavano a capo di esse un legislatore, per scrivere la costituzione, ed un architetto, per tracciare le particelle residenziali, gli spazi pubblici e la struttura fondiaria fuori le mura. In questo libro la città, l’architettura e il potere acquistano un nuovo significato. Lo studio originale e meticoloso sulle poleis, del periodo pericleo e tardo classico, illumina alcuni aspetti rimasti in ombra del progetto della città greca. Infatti gli intellettuali europei andavano in Grecia per cercare ciò che desideravano vedere: una primogenitura della propria ideologia, piuttosto che capire la struttura intelligente del progetto che governava la città ordinata dalle sue leggi.

Augusto Romano Burelli