La misura razionale dell’architettura

24.00

Gaetano Fusco

Pagine: 128. Formato 17×24 cm. Illustrazioni colore e b/n.

Data di pubblicazione: 2012

ISBN: 978-88-88149-88-2 Categorie: , Product ID: 1958

Descrizione

L’architettura è la quinta scenica di un teatro dell’esistenza che ha origine nello spazio della residenza e trova ogni ragione di principio nello spazio della città per l’oggettiva inemendabilità dei fatti architettonici come parte di un tutto in un’unica emozione di forma. L’impalcato teorico che la presuppone è condizione necessaria perché, in quanto ragionamento critico sulla disciplina, è strumento indispensabile al distendersi delle ragioni del progetto. Il pensiero razionale coglie significati e valori dei luoghi per trasferirli nell’idea di un’architettura logica e concreta avendo ben chiare le antiche radici potendosi considerare il classico il nous generativo di quel particolare mondo della cultura architettonica che prende il nome di razionalismo. è solo attraverso la concretezza di questo legame che la ricerca compositiva si riconosce nella teoria di un metodo, nella misura della forma, nella tessitura del linguaggio. La misura razionale è l’intelligenza del progetto messa a frutto per una poiesi reale e concreta dell’architettura con la responsabilità dovuta a questioni che, come l’architettura e la città, sono civili, pubbliche e collettive. È tutta dentro la lezione dell’Alberti allorquando si fa carico di rispondere alle necessità della modernità del proprio tempo attraverso l’effettualità che gli è propria nella costruzione della città. Le affinità elettive del pensiero razionale con le forme dell’architettura sono da sempre espressione di saperi e principi e di un afflato spirituale che li comprende a cui sono riconducibili i valori della semplicità, dell’autenticità, dell’integrità, della verità, della continuità, della misura, del decoro, che nel loro irriducibile legame costituiscono l’essenza narrativa sottesa del progetto. Valori senza tempo che riguardano gli aspetti più autentici, necessari e universali dell’architettura. Nell’esercizio compositivo si esplicita così la ricerca delle permanenze qui lette attraverso la lezione di insigni maestri, il cui costrutto teorico e metodologico è esplorato in una sorta di metafora darwiniana del progetto razionale che ha origine nella classicità rinascimentale di Andrea Palladio per estendersi alla teoria degli éléments di Julien Guadet, ritrovarsi nella continuità della tradizione di Ernesto Nathan Rogers e giungere infine alla familiarità e alla misura urbana di Agostino Renna.

Gaetano Fusco