Il palazzo di Diocleziano a Spalato

26.00

Angelo Lorenzi

Introduzione di Daniele Vitale

Con le fotografie di Spalato di Nenad Gattin

Pagine: 248. Formato 17×24 cm. Illustrazioni col e b/n.

Data di pubblicazione: 2012

ISBN: 978-88-88149-95-0 Categorie: , Product ID: 1960

Descrizione

Il libro di Angelo Lorenzi ne ricostruisce la vicenda con scrupolo e con base larga di conoscenza, ma soprattutto lo guarda con gli occhi con cui tante volte è stato guardato, quelli dell’architetto. Guardare con occhi da architetto è espressione oggi identificata con certa superficialità e certo grado di arbitrio. I grandi architetti nostri avi immaginavano una conoscenza rigorosa che doveva aspirare alla scientificità, e pensavano che la si potesse realizzare attraverso l’esattezza e lo scrupolo del rilievo, ma anche attraverso la ricostruzione di come l’edificio doveva essere in uno stato pristino. Chiamavano questo lavoro paziente con un’espressione indicativa, restituzione ideale. È bella e significativa perché insiste sull’idealità. Guardiamo ai disegni di Fischer von Erlach, di Adam, di Hébrard, e possiamo valutarli nelle loro scoperte e nei loro errori, ma essi ci paiono soprattutto visioni. Sono dominati da un carattere visionario potente che ha costruito e seguita a costruire un immaginario. Sceglievano la realtà che loro interessava e che vedevano come base di un nuovo operare; aspiravano in modo intenso a conoscerla, a catturarla, a farla propria; eppure scivolavano in modo insensibile e inavvertito nella surrealtà. Uso il termine surrealtà in senso proprio: come una realtà seconda che si pone oltre e al di sopra della realtà.

Dall’introduzione di Daniele Vitale