Adolfo Natalini Album olandese

15.00

Introduzione di Hans Ibelings

 

Pagine: 112. Formato 24,5×32,5 cm

Illustrazioni a col. e bn.

Data di pubblicazione: 2003

 

ISBN 978-88-88149-11-2

ISBN: 978-88-88149-11-2 Categorie: , Product ID: 2390

Descrizione

Adolfo Natalini illustra in questo album il lavoro di oltre un decennio in Olanda dai primi progetti per Groningen e L’Aja fino agli ultimi progetti e lavori in fase di realizzazione in gran parte ancora inediti. L’album documenta la particolare poetica dell’architetto ed evidenzia i tratti caratteristici della sua ricerca progettuale nella quale il disegno riveste un ruolo centrale, al pari della registrazione diaristica nei mitici “quaderni neri”. L’album vuole essere specchio fedele della complessa relazione che si instaura tra i diversi elementi che concorrono a generare e sviluppare il progetto. Così come sottolineato dai testi critici di Hans Ibelings e Roberto Mantovani, che introducono l’album, l’architettura di Adolfo Natalini si pone come espressione di un nuovo tradizionalismo, che non si limita a ripetere le forme della storia ma le interpreta secondo un processo creativo, che caratterizza l’attività progettuale di Natalini fin dagli esordi e ne costituisce il tratto di coerenza e continuità con le esperienze iniziali dell’architettura radicale.

 

Adolfo Natalini è nato a Pistoia nel 1941. Dopo un’esperienza pittorica, si laurea in architettura a Firenze nel 1966 e fonda il Superstudio (con Cristiano Toraldo di Francia, Gian Piero Frassinelli, Roberto e Alessandro Magris) iniziatore della cosiddetta “architettura radicale”, una delle avanguardie più significative degli anni ‘60 e ‘70. I progetti del Superstudio fanno ora parte delle collezioni di musei come il Museum of Modern Art (New York), Israel Museum (Jerusalem), Deutsches Architekturtmuseum (Frankfurt am Main), Centre Pompidou (Paris). Dal 1979 Natalini ha iniziato una sua attività autonoma, tra le sue opere: i progetti per il Römerberg a Francoforte e per il Muro del Pianto (Gerusalemme), la banca di Alzate Brianza, il Centro Elettrocontabile (Zola Predosa), la casa in Saalgasse (Francoforte), il Teatro della Compagnia (Firenze). Professore ordinario presso la facoltà di architettura di Firenze, membro onorario del BDA (Bund Deutscher Architekten) e dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze.

Nel 1991 inizia l’attività dei Natalini Architetti con Fabrizio Natalini al Salviatino. Tra le loro opere: la ricostruzione della Waagstraat (Groningen), il Museo dell’Opificio delle Pietre Dure (Firenze), la Dorotheenhof sulla Manetstrasse (Lipsia), la Muzenplein (l’Aja), il Centro Commerciale (Campi Bisenzio), il Polo Universitario a Novoli (Firenze), Boscotondo (Helmond), il Polo Universitario a Porta Tufi (Siena), Het Eiland (Zwolle), Haverlej (Den Bosch).